Cercare casa nel 2023
Alla ricerca di una casa: ecco cosa c’è da sapere

La decisione di cercare casa è l’inizio di una meravigliosa avventura destinata a regalare tante soddisfazioni. Come tutte le avventure però, richiederà molta attenzione e si incontreranno alcune difficoltà che, se ben informati, potranno essere agevolmente superate. In questo articolo vogliamo mettere in luce quelli che sono gli aspetti più importanti da prendere in considerazione per iniziare questa avventura nel migliore dei modi.
Una scelta duratura

Il processo di progettazione per la propria casa deve necessariamente iniziare dalla ricerca e dalla scelta del luogo più adatto. Spesso questo punto viene sottovalutato e si compie una scelta poco accurata, guidati dal caso o dalle disponibilità più immediate, rischiando di non dare peso a importanti elementi fondamentali per la riuscita del proprio progetto abitativo.
L’abitazione svolge un ruolo fondamentale per le nostre vite e, oltre a fornirci un riparo, è il luogo dove passiamo una buona parte del nostro tempo e vi svolgiamo numerose attività quotidiane. Per alcuni può trattarsi di una scelta definitiva, per altri di una soluzione per alcuni anni. In entrambi i casi sarà necessario curare fin dalle fasi preliminari la sua progettazione: nel caso vi si voglia vivere a lungo bisognerà riflettere sul fatto che tutto sia predisposto per durare nel tempo, nel secondo, invece, bisognerà riflettere su come renderla “rivendibile” e quindi appetibile per i futuri compratori.
La scelta del luogo dovrà per la maggior parte rispondere alla necessità e alle preferenze di ognuno. Città o campagna, pianura o collina, mare o montagna… dipende esclusivamente da voi! Vi sono però alcune accortezze che è necessario esaminare in modo più tecnico e oggettivo, così da evitare scelte di cui, in futuro, ci si potrebbe pentire.
Porsi le domande giuste

In primo luogo bisogna analizzare con calma, magari mettendo nero su bianco, quelle che sono le proprie necessità: ciò è fondamentale per cominciare a fare una scrematura delle possibili soluzioni disponibili. Domande come: “Qual è il mio budget? Quanto voglio che sia grande la mia abitazione? Ho necessità o piacere di avere un giardino? Potrò avere un domani la possibilità di ampliarla? Quali altre esigenze ho per la mia casa?” Avere degli obiettivi ben chiari è assolutamente fondamentale per una progettazione realmente adatta alle proprie esigenze.
È altrettanto importante non focalizzarsi su un’unica possibile soluzione: il luogo ideale spesso non è semplice da trovare, ma se si hanno chiare le proprie necessità, si può valutare se sia possibile intervenire per modellare il luogo scelto in modo da poter soddisfare le proprie esigenze.
Analizzare lo stato di fatto

Una volta individuato il luogo di potenziale interesse, è importante fare un’attenta analisi a partire dalla tipologia di preesistente: terreno edificabile e conseguente progettazione di un edificio ex novo, rudere da demolire o edificio da ristrutturare.
Ognuna delle tipologie merita un approfondimento a sé ma, in generale, ci sono alcuni aspetti da valutare: bisogna chiedersi se ci si trova in zona sismica*, quali caratteristiche presenta il substrato su cui andremo a costruire e quali tipi di vincoli sono presenti nell’area in cui sorge il terreno. Per dare una risposta a queste domande si ci può affidare all’agenzia che si occupa della vendita o in alternativa si può chiedere consulto a un tecnico di fiducia oppure, come ultima ipotesi, è possibile recarsi direttamente nell’ufficio di competenza del Comune di riferimento.
*per visualizzare la mappa con la classificazione delle zone sismiche italiane aggiornata ad oggi fai click qui
L’importanza di una corretta esposizione

In secondo luogo va presa in considerazione la situazione al contorno: le caratteristiche morfologiche del terreno, la presenza o meno di altri edifici, piantumazioni ed ostacoli naturali. Queste osservazioni vanno a toccare un altro punto fondamentale che va assolutamente valutato quando si decide di comprare o costruire un edificio: l’esposizione.
Se negli anni ‘70 vi era una tendenza che portava all’edificazione di case mal esposte, privilegiando l’ingresso verso la sede stradale a discapito della corretta disposizione delle stanze, rendendo zone giorno buie e zone notte in piena luce, fortunatamente nel ventunesimo secolo è una dei principali criteri della progettazione architettonica. La perfetta esposizione di un edificio è quella che vede gli ambienti principali, vissuti maggiormente di giorno, esposti verso sud e gli spazi di servizio collocati verso nord. Il lato maggiore dell’edificio andrebbe dunque disposto lungo l’asse est-ovest.
Un edificio correttamente esposto presenta numerosi vantaggi che sul lungo periodo si tramutano in un risparmio economico non trascurabile e in una migliore qualità di vita. La possibilità di usufruire degli apporti gratuiti che una corretta esposizione ci garantisce, permette di ridurre i consumi degli impianti di riscaldamento e raffreddamento sfruttando le caratteristiche di inerzia termica dei componenti dell’edificio. L’energia luminosa, se opportunamente catturata dagli elementi trasparenti, permette una corretta illuminazione diurna, riducendo alle sole ore serali la necessità di luce artificiale. Un altro vantaggio è dato da una più semplice regolazione del comfort igrometrico che ci aiuta a mantenere controllato il problema (non secondario) delle muffe.
Infine, la disposizione dell’edificio lungo l’asse est-ovest permette di avere una grande superficie delle coperture diretta verso il sud: essa sarà sfruttabile per l’installazione di pannelli foto o termovoltaici. Ovviamente questa disposizione non è sempre possibile per svariate ragioni. Alcune possono dipendere da ostacoli presenti o dalla stessa morfologia del terreno; è importante però prevedere sin dalle fasi preliminari quali possano essere eventuali scelte progettuali utili per ovviare all’impossibilità di avere un’esposizione ottimale.
Valutazione delle agevolazioni e degli incentivi

Non meno importante è considerare quali sono, se presenti, gli incentivi di cui sarà possibile usufruire: bisognerà valutare con attenzione quali possono essere i rientri economici sul lungo periodo (detrazioni IRPEF) e quantificare il risparmio immediato in fase di intervento mediante la cessione del credito in questione.
L’argomento “Incentivi” è molto ampio e necessiterà sicuramente di un approfondimento a parte. In questa fase preliminare è importante però capire quali sono le tipologie di interventi che ci consentiranno di accedere ai diversi incentivi. In primo luogo ricordiamo che esistono diverse categorie di incentivi a seconda che si tratti di una costruzione ex novo o di lavori di ristrutturazione.
Se per “Nuova costruzione” intendiamo la realizzazione di una nuova unità immobiliare, non è possibile usufruire di alcun bonus fiscale. Rientrano invece nelle detrazioni alcuni interventi ex novo come per esempio: muri di contenimento, box o cantine, locali tecnici, canne fumarie, fognature, soppalchi balconi e verande che devono però essere pertinenziali all’edificio principale.
Quando parliamo di ristrutturazioni la questione diventa molto più complessa: vi sono detrazioni che variano in base alla tipologia immobiliare (singola unità immobiliare, condominio ecc.) o in base al tipo di intervento. Le categorie nelle quali si suddividono sono sostanzialmente quelli di sistemazione verde e giardini, ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica e miglioramento delle prestazioni sismiche per edifici che si trovano in zona 1,2,3. Gli incentivi di cui è possibile usufruire sono quindi: “Bonus verde”, “Bonus casa”, “Ecobonus”, “Sismabonus” e “Bonus facciate”, con percentuali di detrazioni variabili dal 36% al 90% e con spese limite che variano in funzione dell’intervento. Recentemente sono stati istituiti il “Superbonus” e il “Supersismabonus” con detrazioni del 110% e alcune agevolazioni per i giovani sotto i 36 anni.
Scaricabile da questa pagina riportiamo comunque il manifesto riassuntivo dell’ENEA che racchiude e riassume tutti gli incentivi disponibili in data odierna e le varie casistiche che permettono di rientrarci.
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